la rete che cattura il petrolio
Un’equipe di ricercatori della Ohio State University (OSU) ha realizzato
una maglia in acciaio inossidabile in grado di funzionare da filtro
selettivo: cattura infatti l’olio e lascia passare le molecole d’acqua
Si tratta del primo passo verso la progettazione di gigantesche reti che
consentirebbero di ripulire un tratto di mare altamente inquinato dal
petrolio. I dettagli della ricerca sono descritti in due diversi paper
pubblicati sulla rivista Scientific ReporIl team guidato da Bharat
Bhushan, professore di ingegneria meccanica presso la OSU, si è ispirato
ai fiori di loto, per creare una membrana artificiale che avesse
proprietà antitetiche: dare il via libera all’acqua e ostacolare il
passaggio dell’olio. Per riuscirci, gli scienziati hanno rivestito una
rete di acciaio inox con un polimero sottilissimo contenete dei
tensioattivi (detti anche surfactanti), una categoria di sostanze usate
di solito nella produzione di saponi e detergentiPer legare il polimero
alla superficie metallica si è fatto ricorso a delle nanoparticelle di
silicio, che oltre a fungere da collante hanno permesso di rendere la
pellicola più ruvida – una qualità molto utile, perché riduce l’area di
contatto con il liquido da repellere, facendolo così “rotolare” via
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