film basati su crimini realmente accaduti part 2

A volte guardiamo dei film e non sappiamo se dietro di loro cè una storia, ecco qui alcuni dei film basati su fatti realmente accaduti.


1 - MONSTER ( film 2003)

Monster è un film del 2003 scritto e diretto da Patty Jenkins. È tratto dalla storia vera di Aileen Wuornos, condannata per l'omicidio di sette uomini,Charlize Theron, per immedesimarsi nella parte, è ingrassata di 15 chili, e ha peggiorato il suo aspetto fisico ed estetico, ricorrendo a uno speciale trucco. Per questo ruolo ottenne l'Oscar alla miglior attrice.

Fin dall'infanzia la sua vita fu molto travagliata: la madre, Diane Wuornos, aveva 15 anni quando sposò il padre, Leo Dale Pittman, affetto da schizofrenia. Insieme ebbero Keith e Aileen, prima di divorziare meno di due anni dopo. Pittman venne rinchiuso in prigione con l'accusa di violenza su minori e poco dopo si impiccò nella cella. Quando Aileen compì quattro anni, la madre affidò lei e il fratello Keith ai nonni, ma neanche qui i bambini riuscirono a godere di condizioni di vita particolarmente stabili. Il nonno infatti era un alcolista. A 14 anni, Aileen venne violentata da un amico di famiglia e rimase incinta.

Nel 1974 venne arrestata la prima volta per guida in stato di ebbrezza, disturbo della quiete pubblica e per aver sparato con una pistola calibro 22 da un veicolo in movimento. Aileen però non si presentò in tribunale. Nel 1976, appena ventenne, sposò il facoltoso sessantanovenne Lewis Gratz Fell. Tuttavia, venne arrestata nuovamente per aver assalito un cliente in un bar e finì per colpire anche Fell, che chiese un ordine di restrizione nei suoi confronti.

 Il 14 luglio tornò in Michigan, dove venne nuovamente arrestata per aver assalito un barista.

 Il 21 luglio annullò il suo matrimonio con Fell, dopo nove settimane dalla cerimonia.

Nel gennaio 1986 venne arrestata con l'accusa di furto di auto, resistenza alla polizia e per aver fornito false generalità, mentre nel giugno dello stesso anno venne arrestata per aver minacciato un uomo con una pistola chiedendo dei soldi. Durante questo periodo intrecciò una relazione con Tyria Moore, una cameriera conosciuta in un bar per omosessuali. Le due andarono a vivere insieme e Aileen manteneva entrambe continuando a prostituirsi.

Nonostante tutto le due donne continuarono a vivere insieme fino al 30 novembre 1989. Quel giorno la Wuornos ritornò a casa della compagna con l'auto della sua prima vittima: infatti raccontò a Tyria di aver ucciso un suo cliente e di avergli sottratto il veicolo. L'auto era di Richard Mallory e il suo corpo venne trovato il 13 dicembre dello stesso anno in un bosco vicino all'autostrada.

 5 maggio 1990 venne ritrovato il cadavere di un uomo, ucciso da due colpi di calibro 22, che a causa dell'avanzato stato di decomposizione non verrà mai identificato.

Nel giugno seguente, nei pressi dell'Interstate 19 in Florida, venne ritrovato il corpo di David Spears, camionista freddato con sei colpi di calibro 22.

Il 6 giugno dello stesso anno venne trovata un'altra vittima in avanzato stato di decomposizione, e la sua identità restò un mistero fino al ritrovamento della sua automobile a qualche chilometro di distanza: l'uomo era Charles Carskadonn, un allevatore di bestiame ucciso con nove colpi di calibro 22.

 Eugene Burness, venne trovata morta lungo l'Interstate 75, ma stavolta l'investigatore Tom Muck riscontrò delle analogie con i vari crimini e la stretta vicinanza fra loro fece per la prima volta affiorare l'ipotesi di un serial killer.

Nel settembre del 1990 venne trovato esanime Dick Humphreys, anche lui ucciso da molteplici colpi di calibro 22. Stessa sorte toccò poco dopo al poliziotto in pensione Walter Jeno Antonio, ucciso nel novembre dello stesso anno con quattro colpi della stessa arma.

Finalmente la polizia, instaurando una task force, elaborò un profilo volto a ricostruire il modus operandi del serial killer: per la prima volta si ipotizza che si possa trattare di una prostituta che, dopo aver adescato le vittime, le uccide nell'intimità dell'amplesso. La svolta delle indagini si ebbe quando la Wuornos depositò a un banco dei pegni una videocamera appartenuta a una delle sue vittime (Mallory), lasciando così impronte digitali che gli inquirenti confrontarono con successo con quelle ritrovate su una delle scene del crimine.

L'arresto avvenne a una festa di motociclisti, e il reato contestato era quello di porto d'armi abusivo; questo capo di imputazione non sarebbe certo stato sufficiente per un processo, ma la compagna di Aileen, Tyria, nel corso di un interrogatorio confessò i crimini della convivente. In mancanza di alcuni decisivi dettagli, i poliziotti chiesero a Tyria di parlare con Aileen al telefono per spingerla a tradirsi. Durante la conversazione Tyria fece quindi delle allusioni sugli omicidi compiuti dalla Wuornos e, per quanto la donna avesse probabilmente capito di essere intercettata, decise di parlare e confessare, scagionando quindi la fidanzata e prendendosi da sola le responsabilità di tutti i crimini.

Il processo iniziò nel gennaio del 1992 e, anche se Aileen venne accusata solamente del primo omicidio, la corte della Florida non tenne in considerazione l'attenuante della violenza e il 27 gennaio le inflisse la condanna alla sedia elettrica. Il 15 maggio dello stesso anno, la Wuornos venne condannata anche per altri tre omicidi e nel febbraio del 1992 fu ritenuta colpevole anche per l'ultimo omicidio, ovvero quello di Walter Jeno Antonio. La donna ricorse in appello senza successo e continuò ad affermare il suo disprezzo per la vita e il suo desiderio di continuare a far del male. A dispetto di ciò le perizie psichiatriche la consideravano capace di intendere e di volere. Dopo il processo del febbraio 1992 Aileen e Tyria non si incontrarono e non si parlarono mai più. Aileen Wuornos venne giustiziata tramite iniezione letale il 9 ottobre 2002, dopo 12 anni trascorsi nella prigione di stato di Raiford, in Florida.

In diverse interviste, poco prima dell'esecuzione di Aileen, ella dichiarò delle contaminazioni sulle scene dei crimini da parte della polizia e dagli enti preposti, per motivi economici; gli omicidi furono compiuti, spiegò la Wuornos, per difesa da violenza sessuale.


2 - IN COLD BLOOD (film 1967)

A sangue freddo (In Cold Blood) è un film del 1967 diretto da Richard Brooks.

Il soggetto è tratto dal romanzo omonimo di Truman Capote, a sua volta basato su un fatto di cronaca realmente accaduto.

Perry Edward Smith, Richard Hickock ,  presero parte al furto della fattoria della famiglia Clutter.

Perry Smith e Richard Hickock si incontrarono per la prima volta nella prigione di Kansas State a Lansing, nel Kansas . Smith alla fine fu messo in libertà, e in seguito la coppia riprese la sua conoscenza sulla liberazione di Hickock nel novembre 1959. Hickock avrebbe scritto a Smith, implorandolo di violare la libertà vigilata tornando in Kansas per aiutare Hickock con una rapina che aveva programmato. Smith affermò che il suo ritorno era inizialmente motivato non dall'incontro con Hickock, ma dalla possibilità di ricongiungersi con un altro ex detenuto, Willie-Jay, con il quale aveva sviluppato un legame particolarmente stretto mentre era in prigione; Smith scoprì presto, tuttavia, che era arrivato nella zona di Kansas City solo poche ore dopo che Willie-Jay era partito per la costa orientale.

Smith incontrò Hickock e quasi immediatamente i due si misero al lavoro portando a termine il piano di Hickock. Dirigendosi a ovest verso Holcomb , entrarono nella casa di Clutter attraverso una porta aperta la sera del 14 novembre 1959, dopo di che uccisero i quattro membri della famiglia presenti: Herbert Clutter e sua moglie Bonnie, ei loro figli più piccoli, Nancy e Kenyon. Hickock in seguito testimoniò di aver avuto l'idea di derubare i Clutter dopo che l'ex compagno di cella Floyd Wells, che aveva lavorato come bracciante per i Clutter, aveva avuto l'idea che all'interno della casa di famiglia ci fosse una cassaforte contenente $ 10.000. Quando hanno invaso la casa, tuttavia, hanno scoperto che non c'era nessuna cassaforte.

 Dopo sei settimane in grande, per lo più trascorse vagamente in giro per il paese, Smith e Hickock furono catturati a Las Vegas, in Nevada , il 30 dicembre 1959, in seguito ad una estesa caccia all'uomo che si estese in Messico.

Smith ha ammesso di aver tagliato la gola al padre, Herbert Clutter, oltre a sparare a Herbert e Kenyon Clutter in testa con un fucile a distanza ravvicinata. I registri mostrano una disputa su chi dei due ha sparato alle donne, Bonnie e Nancy Clutter. Alvin Dewey, capo investigatore degli omicidi della famiglia Clutter, testimoniò al processo che Hickock insistette nella sua confessione che Smith eseguiva tutte e quattro le uccisioni; Smith, tuttavia, confessò per la prima volta che Hickock uccise le donne, ma rifiutò di firmare la sua confessione, e in seguito dichiarò di averle sparato da solo. Sebbene la confessione rivisitata di Smith coincidesse con la dichiarazione iniziale di Hickock, sia Smith che Hickock si rifiutarono di testimoniare in tribunale, portando alla mancanza di un documento ufficiale che descrivesse in dettaglio chi uccise le donne.

Sebbene Smith avesse solo un'educazione scolastica, mantenne un forte interesse per l'arte, la letteratura e la musica. Il suo ruvido passato riguardo alla sua famiglia e alla sua infanzia violenta lo ha portato ad essere un po 'distante dalle persone. Ha letto molto, e durante il suo periodo nel braccio della morte , ha scritto poesie e immagini dipinte per altri detenuti dalle foto dei loro familiari.

Hickock e Smith vennero giustiziati appesi al Penitenziario dello Stato del Kansas il 14 aprile 1965. Quando gli fu chiesto se avesse qualche ultima parola, Hickock rifiutò, ma chiese di rivolgersi agli agenti della KBI che avevano lavorato al suo caso e ora erano presente come testimoni della sua esecuzione. Hickock disse loro che non aveva "nessun brivido" nei loro confronti; ha stretto la mano a ogni agente e ha semplicemente detto "Arrivederci".  Smith, al contrario, ha tentato di parlare oltre la stanza quando si rivolse ai rappresentanti dei media e dichiarò che "la pena capitale è legalmente e moralmente sbagliata".  Hickock fu giustiziato per primo , Smith seguì poco dopo.

Hickock e Smith furono sepolti entrambi nel vicino Mount Muncie Cemetery a Lansing, nel Kansas  Hickock ha donato i suoi occhi per trapianti di cornea , e sono stati utilizzati su due pazienti a Kansas City.


3 - FOXCATCHER ( film 2014)

Foxcatcher - Una storia americana (Foxcatcher) è un film del 2014 diretto e prodotto da Bennett Miller, con protagonisti Channing Tatum, Mark Ruffalo e Steve Carell. La pellicola tratta la storia vera dell'assassinio del lottatore campione olimpico alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles Dave Schultz, avvenuta nel 1996 per mano di John Eleuthère du Pont, ricco rampollo della famiglia Du Pont, amico ed allenatore del lottatore.

John Eleuthère du Pont è stato un filantropo statunitense erede della famiglia Du Pont.

È stato l'unico membro della lista Forbes dei 400 americani più ricchi in assoluto ad essere condannato per omicidio.

Il 26 gennaio del 1996, du Pont ha ucciso Dave Schultz nel vialetto di casa dei Schultz all'interno della tenuta di du Pont. La moglie di Schultz Nancy e il capo della sicurezza di Du Pont, Patrick Goodale, erano presenti e furono testimoni del crimine. Il capo della sicurezza era seduto sul sedile del passeggero della macchina di du Pont quando questi ha sparato tre proiettili verso Schultz. La polizia non ha stabilito un movente. Schultz in precedenza aveva lavorato con du Pont ad allenare la squadra di lotta del "Team Foxcatcher".

Nei mesi prima dell'omicidio molte persone avevano notato il comportamento sempre più dirompente del magnate americano. Dopo la sparatoria, du Pont si chiuse nella sua villa per due giorni a negoziare la resa al telefono con la polizia. Durante il processo, uno degli esperti psichiatrici della difesa ha descritto du Pont come schizofrenico paranoico e che egli riteneva Schultz parte di una cospirazione internazionale per ucciderlo. Du Pont si è dichiarato "non colpevole per infermità mentale" e la sua difesa non ha potuto sostenere in tribunale la tesi delle follia; il 25 febbraio 1997 la giuria lo ha considerato colpevole di omicidio di terzo grado viziato dalla malattia mentale.

In Pennsylvania, l'omicidio di terzo grado è un reato minore di quello di primo grado (intenzionale) o di secondo grado (durante la perpetrazione di un reato) e indica una mancanza dell'intenzione di uccidere. Sempre in Pennsylvania nel codice penale, la "follia" si applica a qualcuno la cui "malattia o difetto" lo lasci in grado né di capire che il suo comportamento è sbagliato o per conformarsi alla legge.

Il verdetto della giuria di "colpevole, ma malato di mente" significava demandare la condanna a quanto avrebbe stabilito il giudice Patricia Jenkins. Lei poteva condannare l'imputato da un minimo di 5 a un massimo di 40 anni. Du Pont è stato quindi condannato alla detenzione da 13 a 30 anni in carcere ed è stato ospitato presso la State Correctional Institution - Mercer, un istituto di minima sicurezza nel sistema carcerario della Pennsylvania.

Dopo il verdetto di colpevolezza, Nancy Schultz, vedova di Dave, ha intentato una causa per omissione di soccorso contro du Pont. L'importo della transazione non è stato comunicato. Il Philadelphia Inquirer, citando fonti anonime, ha riportato la cifra di almeno 35 milioni di dollari.

Gli avvocati di Du Pont proposero appello. Nel 2000, il suo caso ha raggiunto la Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha confermato il verdetto. Du Pont ha chiesto di essere rilasciato sulla parola il 29 gennaio 2009; la richiesta è stata negata. Confermata la pena massima Du Pont avrebbe finito la detenzione il 29 gennaio 2026, quando egli avrebbe avuto 87 anni. Nel 2010 è stato trovato morto e dichiarata la morte per cause naturali.


4 - BONNIE E CLYDE ( film 1967)

Gangster Story (Bonnie and Clyde) è un film del 1967, diretto da Arthur Penn, che narra la vera storia di Bonnie e Clyde, coppia criminale che ha imperversato negli Stati Uniti nel periodo 1930-1934.

Nel 1992 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al ventisettesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al quarantaduesimo posto. Lo stesso istituto l'ha inserito al quinto posto nella categoria gangster.


Bonnie Elizabeth Parker,e Clyde Chestnut Barrow,  sono stati criminali statunitensi. Insieme costituirono una famosa coppia di fuorilegge degli Stati Uniti rurali degli anni trenta.

Clyde e Bonnie si conobbero nel gennaio del 1930 a casa di un'amica comune. Bonnie non era andata a lavorare per assistere l'amica che si era rotta un braccio; Clyde era arrivato a casa della ragazza mentre Bonnie stava preparando una cioccolata calda. Per Clyde fu un colpo di fulmine; lui amava Bonnie più di qualsiasi altra cosa.

Clyde sopravviveva compiendo piccoli furti dove capitava fino a quando, il 27 aprile 1932, fu accusato dell'assassinio di Bucher, il proprietario di un negozio di Hillsboro. Continuò a ripetere alla signora Parker e alla sorella Nell, sino al giorno della sua morte, che lui con quell'omicidio non ebbe niente a che fare: in quel colpo dovette restare fuori e aspettare in macchina, perché la moglie di Bucher lo avrebbe riconosciuto e il piano sarebbe andato a monte, dato che lo conosceva come conosceva suo figlio. Aveva inoltre detto chiaramente ai suoi compagni di non sparare, di immobilizzare il signor Bucher, prendere tutto e andare. Qualcosa andò storto, si sentirono delle urla e poi iniziò la sparatoria; Clyde ingranò la marcia e se ne andò. La signora Bucher identificò Clyde e quando venne raccontata la faccenda alla polizia, l'omicidio venne addossato a lui. La sua situazione cambiò radicalmente: l'omicidio di cui si dovette fare carico gli rese impossibile ogni forma di compromesso e, tra l'ergastolo e la fuga, scelse la seconda dando inizio, insieme a Bonnie, a una nuova vita fatta di rapine a mano armata, furti e spostamenti continui.

Clyde non aveva mai trovato motivo di sparare a gente disarmata; non si era mai permesso di farlo e quando il 5 dicembre 1932 il complice W.D. Jones uccise Doyle Johnson e nel 1934 un altro suo complice, Henry Methvin, uccise due poliziotti mentre stavano facendo un giro di ronda, Clyde obiettò tutto il tempo che fosse sbagliato che qualcuno disarmato o agenti che non erano disposti a sparare ci rimettessero la vita; era inutile e stupido oltre al fatto che non avrebbe portato altro che guai. Le colpe per questi omicidi andarono ancora una volta a Clyde, ma queste sono soltanto due delle varie notizie false che vennero date in seguito su Bonnie e Clyde.


Il 22 marzo 1933 Buck, il fratello di Clyde, usufruì di un'amnistia e venne scarcerato. Uscito dal carcere raggiunse i due portando con sé la moglie Blanche. Lei era solita chiamarlo "Daddy" lui era solito chiamarla "Baby". Blanche, contraria a questo stile di vita, cercò di riportare il marito sulla retta via, ma senza esito: nel 1933, durante una sparatoria nello Iowa, Buck venne colpito alla testa da due proiettili e morì sei giorni dopo in ospedale. In seguito Blanche sarà arrestata e condannata a dieci anni di carcere. I due non poterono vedersi, lei non poté stargli accanto sul suo letto di morte. Bonnie e Clyde riuscirono a fuggire e W.D. lasciò la banda subito dopo.

Il 16 gennaio del 1934 Clyde fece evadere Raymond Hamilton e alcuni sui compagni dalla prigione di Eastam. Tra questi vi fu pure Henry Methvin; questo fu lo sbaglio più grande compiuto da Clyde.

Il 23 maggio del 1934, nascosti lungo una piccola strada della Louisiana, Henry Methvin, che aveva deciso di collaborare con la polizia, e i poliziotti attesero la macchina di Bonnie e Clyde. Come esca il padre di Henry aveva accostato il suo furgone lungo la strada e quando Clyde, che aveva riconosciuto il mezzo, rallentò per vedere cosa fosse successo i poliziotti aprirono il fuoco. Bonnie e Clyde rimasero uccisi: lei aveva 23 anni, lui 25. All'interno dell'auto vennero ritrovate quindici targhe di immatricolazione, numerosi fucili automatici e semiautomatici, pistole e oltre tremila cartucce.

I due furono sepolti entrambi a Dallas: Clyde nel Western Heights Cemetery e Bonnie nel Crown Hill Memorial Park. Loro avrebbero voluto essere seppelliti fianco a fianco, ma le due famiglie non lo consentirono. Clyde venne seppellito vicino al fratello Buck e Bonnie accanto ai suoi nipotini Jacqueline e Fred Mace Jr., morti molto giovani. La madre di Bonnie voleva che l'ultimo desiderio della figlia, ossia di essere riportata a casa, fosse esaudito, ma la folla che circondava la residenza non lo permise. La madre di Bonnie poté permettersi una sepoltura nel modo che avrebbe preferito lei. Bonnie venne vestita di una bellissima camicia da notte di seta azzurra, i suoi capelli vennero ondulati e le sue unghie smaltate, venne messa in una bara d'argento e tra le mani teneva dei gigli di un donatore sconosciuto.
Oltre 50.000 persone presenziarono al funerale di Bonnie e oltre 40.000 a quello di Clyde.



5 - BLACK DAHLIA (film 2006)


Black Dahlia (The Black Dahlia) è un film del 2006 diretto da Brian De Palma.

Il soggetto è tratto dal romanzo Dalia Nera (The Black Dahlia) del 1987 di James Ellroy, ispirato a sua volta alla vera storia del misterioso omicidio di Elizabeth Short.

Elizabeth Short nacque a Hyde Park, un quartiere della città di Boston, e si trasferì in tenera età a Medford (Massachusetts) assieme alla madre Phoebe Mae e alle quattro sorelle, dopo che suo padre Cleo nell'ottobre 1930 aveva abbandonato la famiglia per trasferirsi a Vallejo (California).

Nell'agosto 1946 Elizabeth arrivò ad Hollywood con la speranza d'entrare nel mondo dello spettacolo, ma riuscì solo ad avere ruoli in film pornografici, all'epoca illegali negli USA. L'ultima volta che fu vista viva fu la sera del 9 gennaio 1947 nel salone del Biltmore Hotel di Los Angeles, probabilmente in compagnia di un uomo.

Il 15 gennaio il corpo di Elizabeth Short fu trovato a Leimert Park, un quartiere meridionale di Los Angeles, abbandonato in un terreno non edificato sul lato ovest del South Norton Avenue tra Coliseum Street e la West 39th Street.

 Il corpo fu scoperto intorno alle 10 del mattino dalla signora Betty Bersinger, a passeggio con la figlia di tre anni.

Inizialmente la signora Bersinger pensò che si trattasse di un manichino abbandonato, ma una volta capito che era un cadavere la Bersinger corse alla casa più vicina e telefonò alla polizia.

Il corpo di Elizabeth Short era nudo e squarciato in due parti all'altezza della vita, mutilato e con vistosi segni di tortura; aveva i capelli tinti di rosso e le era stato lavato via accuratamente il sangue dal corpo. Il volto era mutilato da un profondo taglio da un orecchio all'altro, creando l'effetto chiamato Glasgow smile.

Il 25 gennaio fu sepolta nel Mountain View Cemetery ad Oakland, California, e non a Medford, la città da cui proveniva, per rispettare l'amore che aveva sempre dimostrato per la California. Il delitto resta tuttora irrisolto.

Molte furono le ipotesi e le speculazioni, anche sul conto della vittima. Nonostante corresse voce che fosse una ragazza-squillo per il suo atteggiamento all'apparenza ambiguo, le indagini non lo confermarono affatto.

Le indagini sul "delitto della Dalia Nera" della Polizia di Los Angeles furono fra le più vaste nella storia del Dipartimento e coinvolsero centinaia di agenti ed ispettori, perfino di altri dipartimenti. I sospettati furono centinaia e vennero ascoltate un migliaio di persone. Fortissima fu l'attenzione dell'opinione pubblica sul caso, la cui complessità fu ampliata dalla curiosità dei giornali a causa della natura del delitto.

Secondo alcuni le indagini non furono svolte correttamente, dato che ufficialmente non furono mai ritrovate impronte di macchine o di scarpe. La polizia non raccolse neanche le fibre nel campo. Se lo avesse fatto avrebbe potuto trovare il numero di scarpa dell'assassino o, se fossero state trovate impronte di pneumatici, capire quali erano e cercare riscontri con le auto dei sospettati. Dell'omicidio furono accusate o si auto-accusarono almeno 60 persone, di cui la maggior parte uomini. Dai documenti ufficiali degli investigatori della Polizia di Los Angeles risultarono 22 sospettati "principali".


6 - DONNIE BRASCO ( film 1997)

Donnie Brasco è un film drammatico statunitense del 1997 diretto da Mike Newell e interpretato da Johnny Depp e Al Pacino.

Joseph Dominick Pistone, alias Donnie Brasco è un ex agente dell'FBI, che ha lavorato sotto copertura per sei anni infiltrandosi nella famiglia Bonanno, e in maniera minore anche nella famiglia Colombo, due delle Cinque Famiglie della Mafia di New York City.

Pistone fu scelto come agente sotto copertura, perché era di retaggio siciliano, parlava fluentemente l'italiano, e aveva acquistato confidenza con la mafia essendo cresciuto a Paterson. Disse inoltre che non si sentiva sotto pressione ed era consapevole dei codici di sistema e condotta della mafia.

il nome Donald Brasco fu scelto per essere l'alias di Pistone, e nel settembre 1976 andò sotto copertura come un ladro di gioielli. Pistone ha dichiarato che l'obiettivo principale non era quello di infiltrarsi nella mafia, ma di indagare su un gruppo di persone che vendeva beni rubati che provenivano dal gran numero di furti di camion che avvenivano ogni giorno a quell'epoca (da cinque a sei al giorno). Era previsto che l'operazione sotto copertura sarebbe durata sei mesi, anziché sei anni.

Allo stesso tempo in cui Pistone stava investigando sulla famiglia Bonanno, Bob Delaney sotto il nome di "Bobby Covert", anche conosciuto come "Bobby Smash", incominciò a investigare sul crimine organizzato nel New Jersey. Egli mantenne durante le indagini un legame con le famiglie che avrebbero potuto allentare le pressioni dei sindacati sui suoi affari, a un determinato prezzo. I due s'incontrarono attraverso il capo regime della famiglia Colombo Nicholas Forlano. A quel tempo nessuno sapeva che l'uomo stava lavorando sotto copertura. Successivamente Pistone ha sviluppato un rapporto molto stretto con il capo regime della famiglia Bonanno Dominick "Sonny Black" Napolitano, con Michael Sabella ed Anthony Mirra e fu guidato sulla via della mafia dal soldato della Famiglia Bonanno Benjamin Ruggiero. Ed è stato quest'ultimo che ha inavvertitamente fornito molte prove a Pistone, poiché generalmente i membri della mafia non parlano con i non membri dell'attività delle altre bande.

Le prove raccolte da Pistone hanno permesso più di duecento rinvii a giudizio e oltre cento condanne di membri della mafia. L'operazione di Pistone finì dopo sei anni quando Napolitano gli ordinò di uccidere Anthony Indelicato, che aveva in precedenza eluso un incontro in cui suo padre Alphonse Indelicato, insieme a Phillip "Philly Lucky" Giaccone e Dominik "Big Trin" Trinchera erano morti. Pistone non testimoniò mai, né fu coinvolto nell'omicidio dei tre. Due giorni dopo, agenti dell'FBI informarono Napolitano e Ruggiero che il loro associato da lungo tempo era di fatto un agente dell'FBI.

Poco dopo Napolitano fu assassinato per aver permesso a un agente dell'FBI di infiltrarsi nella famiglia; gli spararono, e poi gli mozzarono le mani per fargli pagare lo sgarro. Ruggiero rischiò a sua volta di essere ucciso, ma fu all'istante arrestato dall'FBI per prevenirne la morte.

Si rifiutò di entrare a far parte del Programma protezione testimoni e venne condannato a 20 anni di galera, ma venne rilasciato dopo 11 anni perché malato di cancro ai polmoni e ai testicoli.Morì di cancro il 24 novembre 1994

Dopo l'omicidio di Napolitano, la mafia mise una taglia di 500 mila dollari sulla testa di Pistone. Anche se si dice che il contratto non sia più valido, Pistone viaggia sotto falso nome e ha una licenza per poter usare un'arma da fuoco. Pistone non può comunque mettere piede ad Atlantic City, nel New Jersey, a New York City o in qualunque località con un'alta presenza della mafia.

Il boss dei Bonanno Joe Massino è stato condannato nel 2004 per aver ordinato l'omicidio di Napolitano, fatto uccidere per aver permesso a Pistone l'ingresso nella famiglia.

Pistone continua a essere attivo come autore e consulente di organismi preposti all'applicazione della legge, come Scotland Yard, ed è stato chiamato a testimoniare davanti al Senato americano come esperto sul crimine organizzato.


7 - Dog Day Afternoon ( film 1975)

 Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon) è un film del 1975 diretto da Sidney Lumet e sceneggiato da Frank Pierson.

Interpretato da Al Pacino, John Cazale, Chris Sarandon, James Broderick e Charles Durning, il film ha ricevuto sei nomination agli Oscar 1976, vincendo quello per la miglior sceneggiatura originale, e ha ricevuto critiche giornalistiche generalmente positive.

Il 22 agosto 1972, Wojtowicz, insieme a Salvatore Naturale e Robert Westenberg, tentò di rapinare una filiale della banca Chase Manhattan al 450 Avenue P a Gravesend, Brooklyn . Il Los Angeles Times riferì che il furto era destinato a pagare per l'operazione che serviva ad Eden per cambiare sesso dato che lui era un transessuale.Tuttavia, Arthur Bell, rispettato giornalista di Village Voice e giornalista investigativo che conosceva Wojtowicz (e fu coinvolto  nelle trattative), riferì che era una scusa banale che la rapina serviva per l'operazione di Eden, e che La tentata rapina era, secondo lui, un'operazione ben pianificata che è andò terribilmente male.

Wojtowicz e Naturale hanno tenuto in ostaggio sette impiegati della banca di Chase Manhattan per 14 ore. Westenberg fuggì dalla scena prima che la rapina partisse, quando vide una macchina della polizia per la strada. Wojtowicz,era ex cassiere della banca, aveva una certa conoscenza delle operazioni bancarie, ma a quanto pare aveva basato il suo piano su scene del film Il Padrino (1972), che aveva visto il giorno prima.

Wojtowicz fu arrestato, ma Naturale fu ucciso dall'FBI durante gli ultimi momenti dell'incidente.

Secondo Wojtowicz, gli fu offerto un patto per dichiararsi colpevole, che la corte non onorò, e il 23 aprile 1973 fu condannato a 20 anni nel penitenziario federale di Lewisburg , di cui servì cinque.  Ha realizzato $ 7.500, equivalenti a circa $ 40.000 oggi, vendendo i diritti cinematografici della sua storia. Ha anche ricevuto l'1% dell'utile netto del film. Alla fine, questo ha contribuito a finanziare l'operazione per Eden.

Wojtowicz è stato rilasciato dalla prigione il 10 aprile 1978, ma è stato arrestato di nuovo e ha fatto altri due periodi di prigione per violazioni della libertà vigilata, nel 1984 e nel 1986-87. Fu rilasciato nell'aprile del 1987 e, disse,che  Eden lo andava a trovare una volta al mese.

Eden, sposò un altra persona e  morì di polmonite legata all'AIDS al Genesee Hospital, a Rochester, New York , il 29 settembre 1987. Wojtowicz assistette al suo funerale e consegnò un elogio funebre.

Nel 2001, il New York Times riportò che Wojtowicz viveva una vita nel benessere  a Brooklyn. È morto di cancro il 2 gennaio 2006, a casa di sua madre, all'età di 60 anni.


8 - Bronson ( film 2008)

Bronson è un film del 2008 diretto da Nicolas Winding Refn.

Il film ha per protagonista l'attore britannico Tom Hardy, che interpreta il feroce criminale Michael Gordon Peterson, meglio conosciuto come Charles Salvador e noto soprattutto per aver trascorso gran parte della sua vita in carcere, passando oltre trent'anni in isolamento.

Nato a Luton, Bedfordshire, era un piccolo criminale, prima di essere condannato a sette anni di reclusione nel 1974. Mentre era in prigione ha cominciato a farsi un nome come mina vagante, scatenando spesso risse con altri detenuti e/o guardie carcerarie. È stato anche protagonista di alcune proteste sui tetti delle prigioni. Considerato come un prigioniero problematico, è stato spostato 120 volte tra le carceri del Regno Unito ed ha trascorso la maggior parte del tempo in cella di isolamento. La sua condanna di origine a sette anni si trasformò in quattordici anni di detenzione, e questo portò la sua prima moglie Irene, dalla quale ha avuto un figlio, a divorziare.

Rilasciato il 30 ottobre 1988, trascorse solo 69 giorni da uomo libero prima di essere arrestato di nuovo. Subito dopo il suo rilascio intraprese una carriera di pugile a mani nude nell'East End di Londra. Fu il suo promotore a suggerirgli, prendendo spunto dall'omonimo attore, di cambiare legalmente il suo nome in Charles Bronson, cosa che ha fatto nel 1987[prima o dopo il rilascio?. Tornato in carcere per una condanna, dovuta alla pianificazione di un'altra rapina, ha continuato a dimostrare di essere un detenuto difficile.

In carcere nel 2001 sposò la sua seconda moglie, Fatema Saira Rehman, una divorziata originaria del Bangladesh che lo ha ispirato a convertirsi all'Islam e a prendere il nome di Charles Ali Ahmed. Il matrimonio è durato solo quattro anni alla fine dei quali Charles ha divorziato e rinunciato all'Islam. Il 3 agosto 2014 annuncia il suo cambio di nome da Charles Bronson a Charles Salvador, in onore di Salvador Dalí.

Bronson ha scritto molti libri sulle sue esperienze e sui prigionieri famosi che ha incontrato durante il suo internamento. Essendo un fanatico di fitness, esercitato nei diversi anni trascorsi in segregazione, Bronson ha scritto anche un libro sul fitness in spazi ristretti.

Nel 2017 Il suo nome è tornato alla ribalta delle cronache per una richiesta espressa dalla cella: vuole gli vengano concesse le visite coniugali,con l'attrice Paula Williamson, che ha sposato nell' autunno  in carcere. "Ho sempre voluto una figlia femmina e sono certo sarei un padre stupendo", ha dichiarato alla rivista People, "Ora ho 65 anni. Quando ne avrò 90 il mio angelo ne avrà 25 e mia moglie 72. Età adorabili".


La richiesta, riportata dalla stampa, ha fatto discutere l'opinione pubblica, ma l'attrice Williamson difende il quasi marito, sottolineando come il suo sia una richiesta dettata dall'amore per lei. "È stato Charlie a parlare di figli", ha dichiarato la 37enne, futura sposa "Vuole che sperimenti ogni esperienza che la vita può darmi. Si sente in colpa per essere bloccato lì. Non c'è nessun altro dal quale vorrei avere figli".


9 - AMERICAN GANGSTER ( film 2007)

American Gangster è un film del 2007 diretto da Ridley Scott e sceneggiato da Steven Zaillian.

Il film, che è stato distribuito nelle sale italiane il 18 gennaio 2008 dalla Universal Pictures, racconta la vita del narcotrafficante Frank Lucas.

All'età di sedici anni, si trasferì ad Harlem, dove divenne presto l'autista personale e la guardia del corpo del noto malvivente della zona Ellsworth Johnson, detto Bumpy, che controllava il giro dell'eroina. Bumpy morì nel 1968 e da quel momento in poi fu lo stesso Frank a prendere il controllo del traffico di questa droga. In particolare, egli eliminò immediatamente ogni intermediario: Lucas si procurava infatti la droga direttamente dal Sud-est asiatico, e più precisamente in Vietnam, grazie anche all'aiuto di numerosi militari.

Lucas riusciva così a produrre la sua eroina - chiamata da lui stesso Blue Magic - ad un prezzo minore rispetto alla concorrenza e ad una qualità maggiore. Questo gli permise di guadagnare più di 1.000.000 $ al giorno. Grazie al paziente lavoro dell'ispettore capo Richard M. "Richie" Roberts, Frank Lucas venne arrestato nel 1975, venendo condannato a scontare una pena di 70 anni di detenzione.

Dopo l'arresto acconsentì alla proposta di aiutare le autorità per smascherare i loschi giri che vedevano coinvolti numerosi poliziotti corrotti, che lo stesso Lucas ben conosce. In particolar modo esisteva un'unità speciale chiamata SIU (Special Investigations Unit of New York Police Department), dei cui 70 membri vennero indagati o arrestati ben 52. Grazie all'aiuto fornito, la pena detentiva di Lucas venne ridotta a quindici anni. Dopo poco tempo venne nuovamente arrestato per spaccio di droga, benché in un giro d'affari considerevolmente più piccolo rispetto alla passata esperienza.

Passati altri sette anni dietro le sbarre, uscì di prigione nel 1991, trovando l'aiuto di Richard M. "Richie" Roberts, divenuto nel frattempo avvocato. Roberts sarà suo difensore, amico nonché padrino del figlio (che aiuterà anche economicamente, finanziando la sua istruzione scolastica). Da allora Lucas, pentito per le vicende del suo passato, vive a Newark, nel New Jersey, su una sedia a rotelle per mezzo di un incidente stradale con la moglie e il figlio. Lavora aiutando l'organizzazione Yellowbrickroads, fondata dalla figlia, per raccogliere fondi destinati ai figli di genitori finiti in carcere.


10 - GOODFELLAS (1990)

Quei bravi ragazzi (Goodfellas) è un film del 1990 diretto da Martin Scorsese.

Tratto dal romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi, a sua volta basato sulle vicende del pentito Henry Hill, il film è stato scritto a quattro mani dallo stesso Pileggi e da Scorsese.

Candidato a 6 Oscar nel 1991, si aggiudicò l'Oscar al miglior attore non protagonista, andato a Joe Pesci.

Considerato tra i migliori film del regista italoamericano, è stato a più riprese definito come uno dei migliori gangster-movie di sempre. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al novantaquattresimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al novantaduesimo posto.

Hill nacque a New York l'11 giugno del 1943 da Henry Hill Sr., un elettricista irlandese, emigrato negli Stati Uniti da bambino, e da Carmela Costa-Hill, una casalinga statunitense figlia di immigrati siciliani. Crebbe con i suoi sette fratelli in una piccola casa presso Brownsville, un poverissimo quartiere di Brooklyn, all'epoca abitato prevalentemente da italo-americani.

Il primo arresto avvenne quando tenta di utilizzare una carta di credito rubata per acquistare pneumatici presso un distributore di benzina. Rifiutando di fare rivelazioni alla polizia, si guadagna il rispetto di un membro della famiglia mafiosa dei Lucchese, Jimmy Burke, che vide nel ragazzo grandi potenzialità. In seguito, il giovane Henry lasciò la scuola per dedicare tutto il suo tempo alla collaborazione con la famiglia criminale. Hill, come del resto lo stesso Burke, non poteva diventare un vero e proprio affiliato della mafia, a causa delle sue origini irlandesi. Tuttavia, fintanto che guadagnavano per la famiglia, senza collaborare con le autorità, la mafia era ben contenta di avere dei membri "esterni" di origine non italiana.

Nel 1960, Hill si arruolò per 3 anni nell'esercito di stanza a Fort Bragg, vicino Fayetteville (in North Carolina ). Fu un membro dell'82ª unità truppe paracadutiste Airborne, ma mantenne per tutto il tempo i contatti con Vario e suoi amici a New York.Hill passò 2 mesi in un carcere militare per rissa e furto dell'auto di uno sceriffo.


Nel 1963 tornò a New York, anno che vide l'inizio della fase più importante e conosciuta della sua carriera criminale. Hill e gli amici intimi: Burke, Tommy DeSimone e altri nella banda iniziarono a sequestrare camion e autoarticolati, a vendere merci rubate, a importare e vendere sigarette di contrabbando, dedicandosi anche al prestito a usura e alle scommesse clandestine. Nel 1967 pianificarono una rapina all'Air France, mentre nel 1978 realizzarono il celebre colpo alla Lufthansa, così come furono implicati in molti omicidi legati alla mafia, prevalentemente consistenti nell'eliminazione di complici scomodi o inaffidabili.

Nel 1965, conobbe la sua futura moglie, Karen Freid, una donna di origine ebraica. I due volarono in Nord Carolina, dove venne celebrato un grande matrimonio ebraico.


Hill fu rilasciato sulla parola insieme ai sequestratori di camion, Verdetto e Salvateri, dopo aver scontato 6 anni su 10 per una condanna per estorsione. Hill e Burke avevano picchiato e colpito con la pistola un giocatore d'azzardo a Tampa, in Florida, che aveva contratto un importante debito di gioco nei confronti di alcuni loro amici, Luis e Raul Charbonier. Anche Burke fu rilasciato sulla parola, più o meno nello stesso periodo in cui fu rilasciato Hill.

Durante la prigionia Hill aveva preso contatto con uno spacciatore di droga di Pittsburgh, un tale Paul Mazzei, vendendo droga per aiutare la moglie e i suoi 2 bambini. Dopo la libertà sulla parola, Vario disse a Hill che era a conoscenza dei suoi traffici durante la detenzione, e di comprendere perché lo aveva fatto, ma intimandogli di smetterla, ora che era fuori.

Iniziò così con la vendita di marijuana, cocaina, eroina e quaalude, guadagnando enormi quantità di denaro. Dopo l'assassinio di molti suoi amici da parte di Burke a seguito del Colpo alla Lufthansa, e la morte del suo migliore amico Tommy De Simone, Hill divenne estremamente paranoico.

Nel 1980, fu arrestato con l'accusa di traffico di stupefacenti. L'FBI lo convinse che gli altri membri della famiglia a cui apparteneva stavano progettando di assassinarlo. Vario lo voleva morto a causa della droga, e Burke per evitare che lo indicasse come uno degli autori del furto ai danni della Lufthansa.

Hill ascoltò un'intercettazione nel corso della quale Angelo Sepe e Anthony Stabile non vedevano l'ora di vederlo morto e dicevano a Burke che Henry "non era buono" e che era solo un drogato. Burke rispose che non dovevano preoccuparsi. Pertanto Hill si convinse ancora definitivamente a collaborare, quando gli agenti dell'FBI gli mostrarono le registrazioni di una telecamera a circuito chiuso nella quale Burke diceva a Vario che era ormai necessario "fare a pezzi" Henry. Comunque, Hill non era ancora pronto a parlare con gli inquirenti.

Mentre era recluso divenne ancora più paranoico, perché credeva che Burke avesse infiltrato qualcuno dei suoi tra le guardie per ucciderlo. Mentre Karen, la moglie di Henry, era a casa a preoccuparsi per le sorti del marito, continuava a ricevere telefonate dalla moglie di Jimmy Burke, Mickey, che le chiedeva quando Henry sarebbe tornato a casa e se lei avesse bisogno di aiuto.

Quando Henry venne finalmente rilasciato su cauzione, si incontrò con Burke in un ristorante che frequentavano abitualmente. Burke gli disse che si sarebbero rivisti al bar di "Charlie the Jap" che Henry non conosceva e di cui non aveva mai sentito parlare. Henry andò insieme a Karen a casa di Burke e gli chiese l'indirizzo del luogo dove, insieme a Anthony Stabile, avrebbe dovuto uccidere il figlio di Bobby Germaine. Sapeva che andandoci sarebbe morto ma aveva bisogno di denaro.

McDonald, che non voleva correre altri rischi arrestò Henry come "Testimone implicato" nel furto alla Lufthansa. Henry si decise a diventare un collaboratore di giustizia e siglò un accordo con le autorità il 27 maggio 1980. Nel 2011, un mafioso di piccolo calibro, Greg Bucceroni, affermò che dopo l'arresto di Hill, Burke gli offrì dei soldi per eliminare Henry in grande stile ma Bucceroni rifiutò perché non voleva essere coinvolto nell'omicidio. Poco tempo dopo l'arresto di Hill, Burke e altri componenti della famiglia Lucchese vennero arrestati.

Hill divenne il principale accusatore del suo clan per evitare sia il carcere che la vendetta della mafia. Grazie alla sua testimonianza, la magistratura americana poté infliggere 50 sentenze di condanna. Jimmy Burke fu condannato a 20 anni di reclusione.

In seguito venne condannato all'ergastolo per l'omicidio di Richard Eaton. Burke morì di cancro a 64 anni, il 13 aprile 1996, mentre era ancora in galera.

Paul Vario venne condannato per estorsione ai danni di alcune compagnie aeree all'aeroporto JFK. Morì a 73 anni, per insufficienza respiratoria, il 22 novembre 1988 nella prigione di Fort Worth.

Nel 1989, dopo 24 anni di matrimonio, Hill e sua moglie Karen divorziarono. In seguito ai numerosi crimini commessi durante il programma di protezione testimoni, vennero espulsi dal programma nei primi anni novanta. Hill fu arrestato nel 1987 a Seattle, Washington, per crimini legati alla droga, e nel marzo 2005 a Platte in Nebraska. Hill aveva lasciato il suo bagaglio all'aeroporto Lee Bird Field di North Platte in Nebraska; al suo interno fu trovato tutto l'occorrente per la raffinazione della droga, tubi in vetro con residui di cocaina e metanfetamina. Nel settembre del 2005 venne condannato a sei mesi di reclusione.

Grazie alla pubblicità ottenuta, Hill vendeva i suoi quadri su eBay, fu spesso ospite del The Howard Stern Show, lavorò per un certo periodo come chef in un ristorante italiano nel Nebraska e la sua salsa per spaghetti Sunday Gravy era venduta su internet. Per anni combatté l'alcolismo, affermando che fu la prigione a salvargli la vita. Nell'ottobre 2007 apre a West Haven, nel Connecticut, un ristorante, il Wiseguys. Fu anche il proprietario del ristorante chiamato The Suite.

Nell'autunno 2006 apparve in una foto con Ray Liotta per la trasmissione Entertainment Weekly. Fu Liotta a convincerlo ad entrare in un centro di riabilitazione.

Henry Hill, che ha vissuto fino alla morte a Malibù in California con la sua fidanzata Lisa Caserta, muore a Los Angeles, il 12 giugno 2012, all'età di 69 anni.




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