si può vivere senza la plastica
Per ottenere la prima plastica sintetica, ossia ottenuta senza usare sostanze naturali (come nella celluloide, vedi sopra), bisogna aspettare il 1909. Il chimico belga-americano Leo Baekeland riuscì a creare la bachelite, una
sostanza composta da fenolo e formaldeide che si modellava con il
calore e che, una volta raffreddata, non poteva più cambiare forma,
neanche riscaldandola nuovamente. Si trattava della prima plastica termoindurente (che cioè diventa dura con il calore). Oggi è ancora usata oggi in vari oggetti: dai manici delle pentole agli interruttori, fino ai componenti delle auto.
cola fotografica e cinematografica. Il problema? La celluloide era estremamente infiammabile. Negli anni '20 del
secolo scorso cominciarono i primi esperimenti per creare materiali
plastici usando il petrolio. Bisogna però aspettare fino agli anni '30 per arrivare all'invenzione del plexiglass. Avete presente quel
meraviglioso materiale che è simile al vetro invece è di plastica? Beh,
fu inventato nei laboratori tedeschi, deriva dal petrolio e in seguito
alla sua invenzione arrivarono pure il PVC e il poliuretano. E così, in appena 20 anni, la corsa dei materiali plastici non si è più arrestata e tutt'ora si continuano a sperimentare e a inventare nuovi tipi di plastica. Spiegato la storia della plastica e il suo uso, ora veniamo al dunque, si può vivere senza plastica? Jeb Barrier ce lo dimostra nel suo documentario dal grande clamore mediatico. lui ci fa capire che la plastica e stata creata per essere buttata via ma non e detto che se ne vada cosi facilmente, infatti se rifletiamo un pochino troviamo sempre in giro oggetti di plastica, e automaticamente produciamo inquinamento, che è nocivo per la nostra salute. Il senso di tutto questo e di comprare meno oggetti usa e getta. o pure se non ne possiamo fare a meno di fare un uso più moderato o cercare di sfuttare al meglio la plastica che compriamo. c'è un ultima cosa da dire che se curiamo il nostro ambiente, curiamo noi stessi.
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