ISIS

Nel mese di dicembre, il New York Times ha pubblicato dei commenti confidenziali del generale Michael K. Nagata, comandante delle operazioni speciali per gli Stati Uniti in Medio Oriente, dove ammetteva di aver appena iniziato a capire cosa volesse veramente lo Stato islamico.Lo Stato islamico non è un semplice un gruppo di psicopatici. Si tratta di un gruppo religioso con credenze attentamente considerate: una su tutte, l’ISIS crede di essere una figura chiave per un’apocalisse imminente e che abbia un ruolo fondamentale nel Giorno del Giudizio.Arriveranno a Roma, dicono, ma prima colpiranno gli Stati Uniti, la Francia e il Regno Unito: sono i prossimi Paesi che i miliziani dello Stato Islamico dicono di voler colpire. “Se l’Occidente e gli Stati Uniti vogliono le roccaforti dell’Isis, l’Isis vuole Parigi, Roma e l’Andalusia, dopo aver fatto esplodere la Casa Bianca, il Big Ben e la Torre Eiffel”: parola di Abu Muhammad al-Adnani, colui che viene indicato come il portavoce del Califfato. Quello che è uno dei più stretti consiglieri del califfo Al Baghdadi dopo alcune settimane di silenzio si rifà vivo con un nuovo audio-messaggio, scovato ancora una volta da Site Intelligence Group, il sito che monitora l’attivita online e sui social media dei più pericolosi gruppi jihadisti.Nel messaggio poi ci sono le ormai tristemente note invettive. Non solo quelle contro Parigi, Roma, Londra e Washington. Ma anche minacce a tutti gli ebrei e i cristiani del mondo. Così come nel precedente messagio del 26 gennaio scorso il portavoce dell’Isis aveva lanciato un appello a tutti i “lupi solitari” perché entrino in azione in Occidente.MA COSA VUOLE Possiamo riassumere dicendo che l’ISIS rifiuta la pace come una questione di principio; che ha fame di genocidio; che le sue opinioni religiose lo rendono costituzionalmente incapace di alcuni tipi di cambiamento, anche se questo cambiamento potrebbe garantire la sua sopravvivenza; e, infine, si considera un presagio di un’ imminente fine del mondo.Lo Stato islamico, noto anche come lo Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS), segue una serie di convinzioni distintive dell’Islam circa il percorso strategico da seguire in preparazione al Giorno del Giudizio, e il che può aiutare l’Occidente a conosce il suo nemico e prevedere il suo comportamento.La realtà è che lo Stato Islamico è islamico. Molto islamico. Sì, ha attirato psicopatici e persone in cerca di avventura, in gran parte dai Paesi ostili al Medio Oriente e dall’Europa.QUESTE PERSONE DEVONO COMPRENDERE CHE CHIUNQUE PERSONA E LIBERA DI FARE QUELLO CHE VUOLE. PERCHE IL MIO CORPO E MIO E NON TUO.  E SE UNA RELIGIONE, E O UN MIO PENSIERO,E GIUSTO O SBAGLIATO, SE DOVRO PAGARE PAGHERO SEMPRE CON LA MIA RAGIONE.

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