IL SENSORE CHE RIVELA SE LA CARNE E FRESCA

I chimici del MIT hanno progettato un dispositivo portatile che è in grado di rivelare se la carne che giace da qualche giorno nel nostro frigorifero può ancora essere mangiata, oppure se è definitivamente andata a male.L’impalcatura del device è costituita da una serie di nanotubi di carbonio, che sono stati modificati chimicamente affinché cambino la propria capacità di condurre corrente elettrica quando vengono a contatto con putresceina e cadaverina, due composti organici che scaturiscono dalla carne in putrefazione.Lungo il nanotubi di carbonio passa della corrente elettrica che può essere facilmente misurata. Se la metalloporfirina viene a contatto con putresceina e cadaverina, entrambe prodotte dalla rottura degli amminoacidi nella carne in fase di deterioramento, si determina un innalzamento della resistenza elettrica dei nanotubi. «Quando il sensore incontra putresceina e cadaverina, che sono i marcatori del cattivo stato di salute della carne, la corrente elettrica si affievolisce», spiega la coordinatrice della ricerca Sophie Liu. Il meccanismo di funzionamento del dispositivo non è del tutto nuovo, ma si ispira a un altro strumento sviluppato al MIT qualche anno fa, che serviva per valutare il grado di maturazione di un frutto.

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